Il Papa a Rio per la JMJ

logo jmg rio 2013 IL SANTO PADRE FRANCESCO IN PARTENZA PER IL VIAGGIO APOSTOLICO IN BRASILE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU'

 

Papa Francesco è finalmente arrivato a Rio: ad attenderlo  un vero e proprio bagno di folla, giovani accorsi da ogni continente per la Giornata Mondiale della Gioventù. L’immagine della sua partenza da Roma ha colpito me come gran parte dei media e dell’opinione pubblica. E’ partito portando con sé  il bagaglio a mano: non ha portaborse il papa, preferisce stringere, con il suo forte e sicuro pugno, la borsa dove – ci piace pensare – sono riposti i progetti per una nuova chiesa – povera per i poveri. Una chiesa giovane, animata da sogni e speranze, ma anche segnata dalle preoccupazioni e dalle ansie dei giovani che incontrerà. Soprattutto Francesco, ancora una volta, con questo gesto spezza le catene della burocrazia, dei cerimoniali, degli apparati che ingabbiano l’uomo e lo spirito squisitamente evangelico, incarnato nel nome che porta.

Francesco sa bene che non di chiacchiere i giovani hanno bisogno ma di fatti e di testimoni autentici, che rendano credibile la Chiesa istituzione e le restituiscano la necessaria fiducia. Il Papa “irrompe nei cuori dei giovani” proprio per la sua umiltà, per la sua semplicità comunicativa, per la sua coerenza che ne fanno un testimone in grado di incarnare con autenticità i valori cattolici, ma anche di cogliere le novità che arrivano dalla società.  Un consenso, l’83% almeno dei giovani italiani, “tanto ampio che non può essere confinato solo ai credenti” (cf. www.rapportogiovani.it).

Certo a questa premessa dovrebbe seguire l’interrogativo circa lo stato della fede dei giovani,  perché la JMJ non sia tanto percepito un evento mediatico ed un’occasione buona  per viaggiare ed incontrare nuovi amici, quanto, invece, una vera e propria “festa della fede”. Un’occasione, cioè, per risentirsi nuovamente comunità convocata e radunata attorno a Cristo nel suo nome. Ben consapevoli che un cristiano non può scindere Cristo e Chiesa: i due termini sono inseparabili e complementari. Papa Francesco, vescovo di Roma, ha il  grande merito di aver riportato, in un momento di grande e generale indifferenza e sfiducia verso le istituzioni e l’autorità, l’attenzione sul senso e sul fine dell’agire ecclesiale, senza mai rinunciare a quella Chiesa che, anche se scenario di peccato e miserie, continua ad essere, più di ogni altra cosa, madre nella fede.

Su queste pagine seguiremo la JMJ 2013 con commenti e riflessioni …